EMERGENZA CARCERI: UN'ALTRA VITA SPEZZATA DAL SISTEMA REPRESSIVO. FERMIAMO LA BARBARIE DELLO STATO CARCERARIO

Terni 2 Maggio 2025

La Federazione di Terni di Sinistra Italiana esprime profonda indignazione e rabbia per l'ennesimo suicidio avvenuto nel carcere della nostra città, dove un detenuto di 42 anni è stato trovato impiccato nella sua cella. Si tratta dell'ottavo suicidio nelle strutture penitenziarie italiane nell'ultimo mese, il secondo a Terni dall'inizio dell'anno.

Quanto accaduto non è una tragica fatalità, ma il risultato di un sistema carcerario classista e disumano, frutto di politiche repressive portate avanti con determinazione dall'attuale governo di destra. Secondo i dati nazionali, le carceri italiane vivono una situazione drammatica di sovraffollamento, con strutture che ospitano fino al 180% della loro capienza regolamentare. Anche nel carcere di Terni questa condizione è evidente e viola apertamente i diritti umani fondamentali, rappresentando una forma di tortura istituzionalizzata.

"Non si tratta solo di sovraffollamento, ma di un sistema penitenziario che riflette e amplifica le disuguaglianze sociali del nostro paese", dichiara la segreteria provinciale ternana di Sinistra Italiana.

Le condizioni di vita all'interno del carcere di Terni hanno superato ogni livello di tollerabilità: celle sovraffollate con assistenza sanitaria insufficiente, mancanza di supporto psicologico adeguato. Il personale penitenziario, anch'esso vittima di questo sistema, è ridotto all'osso.

È doveroso ricordare che negli anni passati, quando le associazioni di volontariato potevano svolgere regolarmente attività all'interno del carcere di Terni, la situazione era significativamente migliore. La presenza di volontari, educatori e mediatori culturali esterni garantiva non solo supporto psicologico e umano ai detenuti, ma anche preziose opportunità di formazione, socializzazione e crescita personale che poteva garantire un rientro in società a fine pena con altri valori e prospettive.

"Mentre il governo Meloni continua a promuovere il modello securitario e carcerocentrico come unica risposta alle problematiche sociali, noi ribadiamo che un sistema penale giusto deve avere come obiettivo il reinserimento sociale e non la punizione fine a se stessa", continua il comunicato. "La vera sicurezza passa attraverso politiche di inclusione sociale, lotta alle disuguaglianze e contrasto alla povertà."

"Non resteremo in silenzio di fronte a queste morti di Stato", conclude il comunicato.

Segreteria Provinciale Sinistra Italiana Terni